Il ritmo della suzione e il latte
Suzioni rapide e leggere si alternano a suzioni lente e profonde e a momenti di pausa. È proprio questo speciale modo di succhiare che permette al bambino di poppare a sufficienza latte materno e di stimolare il corpo della mamma affinché fornisca il nutrimento necessario. Alcuni bambini si saziano succhiando un solo seno per poppata, altri entrambi: è normale. È importante lasciare che sia il neonato a staccarsi prima di offrire l’altro seno; stabilire un tempo per le poppate porta a ridurre la qualità e la quantità di latte che il bambino assume e può produrre un rallentamento nella crescita.
I segnali della fame
— Segnali precoci: il bambino si muove, apre la bocca, cerca intorno a sé.
— Segnali intermedi: se non trova il seno, si muove di più, spalanca la bocca, porta la mano alla bocca.
— Segnali tardivi: se ancora non trova il seno, piange e si agita sempre di più.
È opportuno rispondere ai segnali precoci di richiesta del neonato. Questo renderà più semplice la poppata e favorirà un attacco facile e confortevole per entrambi. Una risposta positiva aiuta anche il neonato a sentirsi sicuro e capace nel comunicare e ricevere supporto per i propri bisogni. A questo punto, servirà calmare e consolare il bambino e attendere i nuovi segnali precoci prima che possa poppare.
Il latte
Il latte materno è il nutrimento specifico del cucciolo umano ed è un tessuto vivo in forma liquida.
È costituito da nutrienti (zuccheri, grassi, proteine), vitamine e minerali, parti immunitarie (anticorpi e molte altre molecole), microrganismi, cellule staminali e sostanze di cui ancora ignoriamo l’esistenza o la funzione. Con il tempo cambia, passando da colostro a latte maturo. In base a come il bambino poppa, il latte materno è più liquido e zuccherino nelle poppate distanti e più proteico e grasso nelle poppate ravvicinate, variando la sua quantità secondo quanto spesso, per quanto tempo e a che distanza dalla poppata precedente il bambino ciuccia.
Un esempio comune è quello del neonato che poppa di continuo per ore, magari nel tardo pomeriggio, fino a crollare addormentato, lasciando il seno morbido e sgonfio.
” È così che fa il pieno di proteine e grassi, per favorire un sonno più lungo. Questo stile di poppata è frequente nelle prime 6 settimane e negli scatti di crescita, quando si desidera aumentare la produzione di latte. “
Più Poppate = Più Latte
La mammella è una ghiandola che produce e rilascia il latte materno quando viene succhiata o stimolata con il tiralatte o tramite spremitura manuale durante la suzione. È formata da parti profonde che producono il latte, da canali che lo spremono verso i pori presenti sulla punta del capezzolo e da cui il latte fuoriesce. L’areola è la parte della mammella che viene succhiata dal bambino ed è autopulente grazie a piccole perline scure che compaiono a inizio gravidanza. Il capezzolo arriva sul fondo, verso la gola, non viene succhiato, ma stimola la deglutizione.
Le mammelle si preparano ad allattare già durante la gravidanza e a volte può fuoriuscire del colostro, il primo latte, nei mesi precedenti la nascita oppure direttamente al momento del parto. Sono la frequenza delle poppate, l’efficacia della suzione e l’appetito del bambino che regolano la produzione e la fuoriuscita di latte. Il seno non è un contenitore di latte, ma è la ghiandola che produce il latte.
In caso ci fosse la necessità di estrarre latte, la spremitura manuale è solitamente il modo più economico e a portata di mano che le mamme hanno a disposizione, soprattutto nelle prime settimane. Per dare il latte estratto al bambino, soprattutto nei primi giorni, si possono utilizzare molti sistemi, i più efficaci sono: un cucchiaino, una siringa senza ago, il DAS (dispositivo di allatta- mento sostitutivo), l’allattamento al dito, un bicchierino, una tazza, un biberon.