La nutrizone nei neonati

È tutta questione d’esperienza. Anche nell’allattamento e nell’introduzione dei cibi solidi serve darsi un po’ di tempo, avere pazienza e fare pratica insieme al bimbo perché tutto possa diventare semplice e fluido, così come serve tempo per conoscere il proprio bambino e le sue specifiche necessità. Ogni bambino è unico. Può essere normale sentirsi confusi, avere dubbi e incontrare degli ostacoli nei primi momenti di nutrizione nei neonati.

Mantenersi in ascolto dei bisogni del piccolo, conoscere le informazioni di base, ricevere supporto per i propri bisogni e darsi tempo per sperimentare permettono di muovere i primi passi e avviare una buona e soddisfacente nutrizione nei neonati. Avere già esperienza cambia molto la prospettiva: 1 settimana, 1 mese, 3 mesi, 7 mesi sono rivoluzioni.

L’allattamento

Appena nato, il bambino arriva sul petto della mamma e il cocktail ormonale in cui è immerso lo porta a seguire l’odore e il sapore del colostro e del liquido amniotico che già conosce. L’istinto lo guida alla ricerca, lo spinge a strisciare, a leccare il capezzolo, a succhiarlo e a provare piacere. L’appagamento che ne deriva dalla nutrizione porta il neonato a ripetere l’esperienza e sarà sempre più felice e desideroso di seguire quei profumi, quel calore, quel suono ritmico e conosciuto, quella soddisfazione che prova mentre poppa.

Allo stesso tempo, la madre, mossa dagli stessi ormoni, può sentirsi portata a guidare il piccolo al seno e, grazie alla piacevolezza del contatto, alla soddisfazione del bimbo e al torpore che l’avvolge, a desiderare di ripetere l’esperienza.

Allattare e succhiare la mammella sono istinti innati, da rispettare fin dalle primissime ore, ma possono venire modificati anche tramite le esperienze che il neonato farà proprio in quelle primissime ore. Alla nascita, il neonato umano è programmato per nutrirsi tramite la mammella con il latte della sua specie, un cibo facile, creato per le sue necessità di sviluppo cerebrale, immunitario, neurologico, gastrointestinale e corporeo.

” Allattando, si può scoprire molto sul carattere del neonato, su ciò che ama o meno e approfondire la relazione con lui. “

Poppando, il neonato si nutre, si disseta, soddisfa il bisogno di succhiare, sviluppa la muscolatura che userà poi per parlare e masticare, prova piacere, si sente rassicurato, comunica con la mamma, si addormenta, si consola, si rilassa, si difende dalle infezioni.

A partire dai 6 mesi, con la progressiva maturazione del bambino a livello posturale, masticatorio, digestivo e immunitario, è possibile iniziare a introdurre anche cibi diversi dal latte. L’allattamento proseguirà come nutrimento principale per il neonato fino a 1 anno, variando e riducendosi negli anni successivi.